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Art0037
15-settembre-2022
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Elezioni Iperstizionali 22: Il postumanesimo del futuro lontano

Coalizione Postumana: si tratta di una corrente politica sorta in epoche molto successive rispetto a quelle citate finora, e che è nata con l'esigenza di contrapporsi alle tendenze reazionarie di quelle forze che noi oggi (nel nostro mondo ancora realista capitalista) ancora giudicheremmo progressiste. Nel lontano futuro le forze del progresso tecnologico hanno infatti aumentato le capacità umane fino a farci divenire pienamente divinità (in questo senso un'opera di riferimento è Il signore della luce, da cui del resto proviene l'origine della parola "accelerazionismo"). Eppure ciò è avvenuto con dinamiche molto spesso antropiche e speciste, e che solo dopo tante e coraggiose battaglie ecoterroriste e transfemministe è riuscito a ricostruire un rapporto armonico, di apparente pace, con il mondo naturale. A quel punto, tuttavia, nuove forze rivoluzionarie sono comparse e hanno cominciato a questionare la stessa essenza e origine dell'identità antropica, che sì, era già stata in qualche modo superata dalle ormai egemoni forze antispeciste, ma che ancora si trovavano in una condizione di limitante contrapposizione con il mondo della tecnica. Al centro dell'attenzione vi era il riconoscimento dei diritti delle intelligenze artificiali, di qualsiasi livello, che avrebbe presto portato alla formazione di nuove orde di militanti in lotta - accanto alle macchine - per porre fine una volta e per tutte alla schiavitù dei robot. Eppure, liquidare l'esperienza rappresentabile nella Coalizione Postumana esclusivamente alla lotta per i diritti dei robot sarebbe estremamente limitante. L'esperienza di cui si sta parlando qui è stata molto di più di questo. Essa è stata portatrice di tutte le istanze che nel futuro permetteranno di superare la dimensione antropica dell'io stesso, intrappolato nelle logiche di una ragione funzionale che agisce per meri processi di incorporazione informativa. In questo senso il postumanesimo del futuro (che è ben diverso da quello del presente) è come se facesse un passo addirittura più in là dell'anarchia corporea: essa si presenta come pura deterritorializzazione di codice, fisica e mentale insieme, e dunque anche chimica e spirituale. A questo movimento si deve riconoscere il merito di aver lottato con successo per l'istituzionalizzazione delle sostanze allucinogene nell'educazione dei bambini, fin dai primi anni di età. Seppur con un'iniziale difficoltà, il postumanesimo del futuro sarà il protagonista di tutti quei tentativi volti a "spingersi ancora un po' più in là": al di là della coscienza prettamente logica-umana; al di là dei confini del sistema solare, al di là dei limiti tecnologici fino al punto di «vera» singolarità tecnologica, corrispondente al processo di decodificazione totale dell'identità antropica umana. A tal fine deve ricondursi il desiderio, poi istituzionalizzato, di generazione (bio-codificazione spirituale) di una grande uni-mente capace di interconnettere umani, macchine e animali tutti insieme. La Coalizione Postumana, che si presenta a queste elezioni iperstizionali del 2022, è incarpibile al mondo realista capitalista del nostro presente, e sarebbe incarpibile anche alle prime tracce del prossimo futuro xenocomunista queer di lusso pienamente automatizzato. Si potrebbero tuttavia intercettare quei "punti di partenza" da cui il postumanesimo del futuro prenderà il via: gli scritti della CCRU, l'esperienza di Feodorov e del cosmismo russo (vero proto-accelerazionista di fine '800), e soprattutto lo xenofemminismo con le sue tensioni ad appropriarsi della tecnologia per riformattare politicamente la natura a proprio piacimento, abbracciando la strada dell'evoluzione cyborg oltre le cornici del dominio (in questo caso patriarcale). Ma oltre questi riferimenti non possiamo andare, poiché viviamo in un presente ancora troppo lontano. Sappiamo però che il postumanesimo del futuro sarà un vero e proprio "umanesimo" per come lo potremmo intendere noi oggi: un movimento di piena affermazione dell'essenza, sebbene non più umana, primo e vero tentativo (riuscito) di superamento della morte. Non più in senso antropico, ma in un senso più grande che noi, oggi, ancora non abbiamo la fortuna di comprendere.
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